I nuovi titoli all’aiuto della PAC 2014-2020

Articolo di Angelo Frascarelli

2014, anno di transizione con aiuti basati sui vecchi titoli. I nuovi saranno assegnati in base alle superfici dichiarate nel 2015

L’accordo politico del 26 giugno 2013 tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo ha sancito le regole del sostegno della nuova Pac 2014-2020.

Molti aspetti sono ormai definiti; altri aspetti dovranno essere chiariti nella fase di approvazione dei regolamenti (prevista per novembre 2013); molte decisioni spettano agli stati membri e dovranno essere adottate entro il 1° agosto 2014.

L’avvio della nuova Pac

Un dato certo è che non ci sono i tempi tecnici per avviare la nuova Pac dal 2014, che pertanto sarà un anno di transizione in cui gli agricoltori riceveranno i pagamenti in base ai titoli vecchi. In altre parole, il 2014 sarà uguale al 2013:

– i pagamenti diretti del 2014 saranno erogati sulla base dei titoli vecchi;

– rimane in vigore l’articolo 68 e tutte le norme relative, ad esempio all’avvicendamento biennale al centro-sud e il relativo obbligo delle sementi certificate di grano duro.

I nuovi titoli saranno assegnati sulla base del possesso delle superfici agricole dichiarate nella Domanda Unica al 15 maggio 2015 e saranno utilizzati dal 2015 in poi. Il numero dei titoli assegnati corrisponderà al numero di ettari ammissibili indicati nella Domanda Unica al 15 maggio 2015.

Pagamenti diretti, le 7 tipologie

L’accordo prevede un’articolazione dei pagamenti diretti in sette tipologie (vedi Terra e Vita n. 27/2013), attivati in modo facoltativo o obbligatorio entro percentuali del massimale nazionale (tab. 1, fig. 1).

La tipologia più importante è il pagamento di base, perché solo gli agricoltori che hanno diritto al pagamento di base possono accedere alle altre tipologie di pagamento (a eccezione del pagamento accoppiato che è svincolato dagli altri pagamenti).

Il pagamento di base è imperniato su titoli all’aiuto disaccoppiati. Dal 1° gennaio 2015, gli attuali titoli storici lasceranno il posto ai nuovi titoli.

I nuovi titoli saranno soggetti alla regionalizzazione che consiste in una distribuzione omogenea del sostegno per ettaro. In altre parole, i nuovi titoli avranno un valore uniforme per tutti gli agricoltori, più precisamente un valore medio uniforme a livello nazionale oppure regionale.

Il passaggio dagli attuali titoli storici ai nuovi titoli avrebbe un effetto troppo penalizzante per gli agricoltori che attuamente hanno titoli di valore elevato. Per ridurre l’impatto, la nuova Pac prevede la convergenza che consiste in un passaggio graduale dal vecchio al nuovo sistema dei pagamenti diretti. In altre parole, la Pac abbandonerà gradualmente i riferimenti storici, allo scopo di arrivare a una distribuzione più omogenea del sostegno per ettaro a livello nazionale o regionale.

Regionalizzazione

La regionalizzazione è obbligatoria e consiste operativamente nella fissazione di un valore medio dei pagamenti diretti; gli Stati membri devono decidere se adottare un livello medio nazionale oppure regionale. La regione può essere individuata in base a criteri amministrativi (es. le 20 regioni italiane) o in base a criteri agronomici (es. pianura, collina e montagna).

Precisamente due pagamenti diretti possono essere applicati a livello nazionale o regionale: il pagamento di base e il pagamento ecologico.

L’impatto tra le regioni

Una distribuzione del sostegno a livello nazionale porterebbe alla uniformazione dei titoli a livello nazionale, con una forte ridistribuzione dalle regioni con pagamenti diretti per ettaro più elevati (Lombardia, Veneto, Puglia, Calabria) a favore di regioni con pagamenti diretti più bassi della media nazionale (Sardegna, Toscana, Trentino-Alto Adige, Abruzzo, Basilicata).

Invece, la distribuzione del sostegno a livello regionale manterrebbe l’invarianza del sostegno all’interno delle regioni.

La scelta tra il massimale regionale o nazionale sarà difficile perché le due opzioni presentano vantaggi e svantaggi speculari.

Convergenza

Per ridurre l’impatto della regionalizzazione, la nuova Pac prevede il meccanismo della convergenza, che consiste in un passaggio graduale dai titoli storici ai titoli uniformi.

La convergenza si può realizzare secondo diverse modalità a discrezione degli Stati membri che dovranno decidere entro il 1° agosto 2014, per poi applicarla dal 1° gennaio 2015.

Le opzioni di convergenza, a discrezione degli Stati membri, possono uniformare i pagamenti diretti agli agricoltori verso il livello medio regionale/nazionale entro il 2019 oppure realizzare un avvicinamento dei pagamenti diretti entro il 2019 senza raggiungere il livello medio.

In altre parole, esistono due modelli di convergenza:

1) totale: raggiungimento del valore medio dei titoli entro il 2019 (fig. 2);

2) parziale: avvicinamento al valore medio senza raggiungerlo nel 2019 (fig. 3).

I meccanismi della convergenza sono molto importanti per gli agricoltori che possiedono titoli storici di valore elevato (allevatori, tabacchicoltori, olivicoltori, risicoltori, ecc.).

Gli Stati membri possono stabilire che anche il pagamento ecologico (greening) può essere calcolato come percentuale del valore dei titoli di base (più alto è il valore del titolo, più alto è il pagamento ecologico ricevuto).

La convergenza totale al 2019

Il modello di convergenza totale al 2019 consiste:

– nella fissazione di percentuali fisse decrescenti, di anno in anno dal 2015 al 2019, del massimale nazionale/regionale da assegnare ai pagamenti storici;

– percentuali fisse crescenti, di anno in anno dal 2015 al 2019 da assegnare ai titoli nuovi.

Ad esempio, si potrebbe iniziare con il 90% dei pagamenti storici al 2015 e il 10% di pagamenti per i titoli nuovi. Negli anni i pagamenti storici decrescono e i titoli nuovi aumentano. Nel 2019, esisteranno solo i pagamenti dei titoli nuovi.

Il periodo transitorio durerà dal 2015 al 2019; entro il 1° gennaio 2019, tutti i titoli all’aiuto in uno Stato membro o nella regione interessata dovranno avere un valore unitario uniforme.

Tale sistema prevede che il meccanismo di avvicinamento dei titoli storici ai titoli uniformi avvenga secondo la seguente modalità:

– dal 2015, tutti gli agricoltori riceveranno titoli di valore uniforme su tutta la superficie ammissibile;

– questa assegnazione riguarderà solo una parte (esempio il 10%) del massimale nazionale o regionale;

– la parte rimanente sarà usata per aumentare il valore della componente “storica”, proporzionale al valore dei pagamenti storici.

In altre parole, il valore dei titoli per ogni agricoltore dal 2015 al 2019 sarà un mix composto da una componente uniforme crescente anno per anno e da una componente storica decrescente (fig. 2). Al 2019 sarà prevista una sola tipologia di titoli.

La componente storica potrà essere calcolata in due modi:

1) pagamenti ricevuti dall’agricoltore nel 2014, comprendendo anche i pagamenti dell’articolo 68;

2) valore dei titoli detenuti al 15.05.2014, inclusi i titoli speciali.

Nel secondo caso, un agricoltore è considerato detentore dei titoli al 15 maggio 2014 se i titoli sono assegnati o trasferiti definitivamente; in altre parole i titoli presi in affitto non sono validi ai fini del calcolo della componente storica.

La convergenza parziale

Il modello di convergenza parziale prevede un graduale orientamento verso livelli di pagamento più omogenei senza pervenire al pagamento uniforme nel 2019 (fig. 3).

Gli Stati membri dovranno garantire che all’anno di domanda 2019 nessun titolo avrà un valore unitario più basso del 60% del valore medio nazionale/regionale al 2019. Gli Stati membri potranno disporre che nessun titolo potrà diminuire di oltre il 30% rispetto al suo valore iniziale.

Se il raggiungimento del vincolo del 60% comporta una perdita superiore al 30%, la soglia del 60% viene abbassata di conseguenza (vince il rispetto della soglia massima di perdita rispetto alla soglia di un aiuto minimo).

Il criterio della perdita del 30% è quello che salvaguarda maggiormente gli agricoltori che possiedono titoli storici di valore elevato.

In questo modello, gli agricoltori che ricevono meno del 90% della media regionale/nazionale otterranno un aumento graduale, pari a un terzo della differenza tra il loro valore di unità iniziale e il 90% del valore dell’unità nazionale o regionale nel 2019, con la garanzia che ciascun agricoltore raggiunga un pagamento minimo pari al 60% della media regionale/nazionale entro il 2019.

L’aumento del valore dei titoli sotto la media è finanziato da quelli che stanno sopra la media. Spetta agli Stati membri decidere come applicare la riduzione del valore dei titoli che stanno sopra la media.

Tenendo conto che in Italia il livello medio dei pagamenti diretti è di circa 300 euro/ha, significa che ogni agricoltore riceverà un pagamento minimo di circa 180 euro/ha entro il 2019; gli agricoltori che ricevono più della media regionale/nazionale, ovvero che hanno un alto valore dei titoli storici, subiranno una riduzione graduale, ma anche dopo il 2019 manterranno un valore più elevato della media regionale/nazionale.

Le scelte dell’Italia

Tutti i modelli di convergenza prevedono un periodo transitorio dal 2015 al 2019 (e anche dopo), in cui il valore dei pagamenti diretti di ogni agricoltore cambierà ogni anno. Questo scenario desta qualche preoccupazione sulla possibile complicazione burocratica nel calcolo dei pagamenti di ogni agricoltore.

Il valore dei pagamenti diretti di ogni agricoltore dipenderà dalle scelte dell’Italia sulla regionalizzazione e sulla convergenza.

L’orientamento prevalente in Italia mira al mantenimento di una parte del valore dei pagamenti storici anche dopo il 2019, seppure con un graduale avvicinamento al valore uniforme dal 2015 al 2019. In altre parole, prevale l’opzione della convergenza parziale, quindi nel 2019 non si raggiungerà un livello uniforme di pagamenti per ettaro. Tuttavia, per avere un risposta definitiva, bisognerà attendere le decisioni nazionali al 1° agosto 2014.
Fonte: http://www.agricoltura24.com/dai-titoli-storici-ai-titoli-uniformi-come-avverra-il-passaggio/0,1254,54_ART_7455,00.html

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58 pensieri su “I nuovi titoli all’aiuto della PAC 2014-2020

  1. Salve Leonardo,
    ho una domanda da farle.Vorrei sapere come si deve comportare mio padre.Le spiego meglio(per quel che posso).
    Mio padre ha circa 12 ettari di terreno;5 ha sono destinati ad uliveti e 7 sono destinati a colture orticole.Nel settennio pac 2007-2013 ha ricevuto contributi soltanto per i 5 ettari degli uliveti e non per gli altri 7 ettari(non ha presentato domanda per questi) in quanto è stato mal consigliato.
    -Ora volevo sapere è possibile fare domanda alla riserva nazionale nel 2014 per quei terreni non dichiarati?Se si o no come può comportarsi per ovviare a questo errore?E come comportarsi per la nuova pac?

    Grazie in anticipo per la disponibilità e la cortesia..
    un saluto

  2. Caro Ciro,
    per il 2014 non è oramai possibile farà richiesta di accesso alla riserva nazionale che come prevede il regolamento CE 73/2009 all’art. 41 è riservata solo in casi particolari e non credo suo padre rientri tra questi. Per il 2014 dovrà continuare a fare come ha fatto nel passato, e dal 2015 gli verranno assegnati un numero di titoli pari agli ettari condotti (12 titoli per 12 ettari).
    Cordiali saluti

  3. Grazie per la celere risposta.
    Era proprio questo il punto.Chi ci consiglia,ha detto che la domanda alla riserva nazionale non può farla mio padre ma può farla chi non ha fatto mai domanda prima(ad esempio io).E’ vero questo??

    La ringrazio ancora e spero di non disturbarla troppo.
    Un saluto.

    1. Si è vero, la possono fare i nuovi agricoltori… Ciò significa che lei deve diventare un agricoltore attivo, acquisire i terreni di suo padre etc etc… Ma le conviene per un anno, quando dal prossimo a suo padre le verranno assegnati tutti i titoli? Temo che ci sia il rischio il rischio di complicare lo scenario e cmq non è così automatico l’accesso alla riserva. Non so, io consiglio di non subentrare ora ma eventualmente farlo in un secondo momento dopo il 2015 con una situazione piu chiara, magari come giovane agricoltore (< 40 anni), con l'aiuto all'insediamento del PSR e con un aiuto PAC maggiorato del 25% del valore medio nazionale dei titoli (circa 70 euro/ettaro in più).
      Saluti

  4. Grazie mille Leonardo

    Avrei proprio bisogno di gente come lei per risolvere questi aspetti(ma sarà possibile?).Io non so bene a chi rivolgermi ed in giro vedo molta poca professionalità e passione.

    Un saluto e intanto le auguro Buon Tutto

    1. sono proprietario di tre ettari di terreno in possesso di titoli, da un anno ho acquistato 10 ha di terreno seminativo senza titoli, possiedo una P. IVA, sono iscritto alla camera di commercio, registrato ai sensi della normativa CE 852/ come produttore primario ma non sono agricoltore a titolo principale. E’ possibile con la nuova PAC 2014-2020 avere dei titoli per l’intera superficie coltivata.
      grazie

      1. Caro Giuseppe,
        con la nuova PAC 2014-2020, non per il 2014, ma a partire dal 2015 a Lei gli verranno attributi un numero di titoli pari alla superficie che coltiva (13 titoli). Pertanto non ci dovrebbero essere problemi anche se non è IAP, perchè sembra che il l’Italia non opti per una selettività forte (quella che include lo IAP o il CD, per intenderci) poiché da simulazioni fatte si andrebbe quasi a dimezzare la platea dei beneficiari, pertanto non conviene a nessuno. Cordiali saluti

  5. Gent.mo,
    Mio suocero ci ha lasciato in eredità una campagna con circa 60 alberi di ulivo per i quali possedeva dei titoli. Essendo deceduto nel gennaio 2011 non avendo utilizzato quei titoli negli ultimi tre anni, abbiamo perso questo diritto. Desidero sapere come fare per poter riacquisire questo diritto facendo presente che nella successione ereditaria non sono stati citati tali titoli

    1. Caro Angelo,
      come ha detto i titoli non sono stati utilizzati per due anni consecutivi e pertanto sono andati persi. Per poter riacquisire questo diritto occorre coltivare i terreni in proprietà, affitto, rispettando gli obblighi della “condizionalità”… essere un “agricoltore attivo” (molto probabilmente occorrerà essere iscritto alla CCIAA) e fare accesso alla riserva nazionale come “nuovo agricoltore”. Ora non ho capito bene se oltre ai 60 olivi c’è della terra, perche nel caso in cui non ci fosse, è bene valutare la convenienza. Cordiali saluti

  6. salve Leonardo le vorrei porre il seguente quesito:
    sarei in trattativa per acquistare un terreno con qualche centinaio di alberi di ulivi secolari, mi chiedevo se esistoni aiuti econimici eurepei/statli per tale coltivazione, se si come vengono erogati e se hanno una scadenza.
    dimenticavo: non sono un imprenditore agricolo.

    la ringrazio anticipatamente del supporto

    cordiali saluti

    1. Caro Pietro,
      certamente esistono degli aiuti per la coltivazione di oliveti. Nei diversi Programmi di Sviluppo Rurale regionali sono previste delle “misure a superficie” legati a pratiche colturali rispettose dell’ambiente (produzione integrata, biologico, etc..) Preciso che sono misure a superficie e quindi hanno una superficie minima da rispettare. I fondi sono europei, ma vengono erogati attraverso domande inoltrate alla regione da tecnici. In genere hanno un impegno quinquennale, mentre l’aiuto è annuale per tutta la durata. Parliamo di cifre intorno ai 400 euro/ettaro l’anno, con l’impegno di coltivare gli olivi, rispettare disciplinari (nel caso di produzione integrata) o non utilizzare prodotti di natura chimica (nel caso del biologico, che deve essere controllato da un organismo di controllo). Insomma degli aiuti ci sono, ma per poche piante non credo che valga la pena. Saluti

  7. Buona sera la mia domanda è ma i titoli non hanno tutti lo stesso valore cioè per esempio un titolo vale 100 un altro vale 200 un altro ancora vale 300 quindi se assegneranno i titoli in base agli ettari posseduti ok allora se io ho 10 ettari dal 2015 avrò 10 titoli ma poi quanto varranno ????

    1. Caro Antonio,
      attualmente i titoli hanno valori diversi (il loro valore dipendeva da cosa era stato coltivato nel triennio 2000-2002). Con la prossima PAC il numero dei titoli sarà pari alla superficie eleggibile, mentre il loro valore dipenderà da diverse variabili, una fissa detta “pagamento di base” e altre variabili (collocazione dei terreni, titolarità del terreno..). Tuttavia parte del valore del titolo dipenderà dal valore che ha nella domanda unica 2014 e il suo valore sarà legato al meccanismo della convergenza interna (uniformare gradualmente i valori dei titoli al 2019).
      Saluti.

  8. Salve Leonardo,sono proprietario di una azienda agricola di 150 ettari i cui titoli,nonostante la coltivazione negli anni di riferimento sia stata grano,hanno valori diversi e variano da 350 a 500 euro essendo partiti tutti da 352,cosa che non mi hanno saputo spiegare in nessuna maniera alla coltivatori diretti. La mia domanda e’ la seguente: orientativamente a quanto dovrebbe ammontare il valore di ogni titolo con la nuova pac? Per me che ho 33 anni e sono già insediato, vale la maggiorazione del 25 % ? Grazie mille!

    1. Caro Alessandro,
      in merito alla tua domanda ad oggi è quasi impossibile conoscere il valore del nuovo titolo PAC. Questo dipende da una serie di fattori ad oggi non tutti definiti. La maggiorazione del 25% vale per i giovani agricoltori (sotto i 40 anni) insediati in agricoltura da non più di 5 anni dalla data di presentazione della nuova domanda unica 2015, per una durata dall’insediamento pari a 5 anni. Il suo valore è stimato intorno ai 50-70 euro/ettaro.
      Saluti

      1. Grazie Leonardo sei molto gentile.Quindi se non ho capito male essendomi insediato nel 2009 e dovendo fare la domanda nel 2015,sono già vecchio anche avendo 33anni? 🙂
        Volevo approfittare della tua gentilezza facendoti altre due domane. Avendo capito che avremo nel 2015 un mix di titoli tra quelli vecchi e quelli nuovi assegnati sulla base degli ettari dichiarati nel 2015 e avendo dei titoli vecchi in affitto dal 2009 al 2018, posso usufruire dei titoli vecchi e nuovi con la domanda 2015? E ancora: avendo letto che i titoli nuovi verranno assegnati solamente agli agricoltori che hanno presentato la domanda nel 2013 e essendosi mia moglie insediata,sfruttando il regime di aiuti XA/259, a settembre 2013 quindi in ritardo per la domanda di semina,acquistando terreni e titoli vecchi dal precedente proprietario,può’ usufruire di entrambi i titoli al 2015?

      2. Esatto, dopo 5 anni dall’insediamento non si è più giovani agricoltori…
        Nella domanda 2015 il NUMERO di titoli sarà uguale agli ettari di sup. eleggibile (10 ettari, 10 titoli), il loro VALORE sarà un mix tra vecchio e nuovo.
        Per quanto riguarda sua moglie, bisogna vedere cosa l’Italia deciderà in merito, Il reg. 1307/13 art. 24 concede delle deroghe tipo quella di poter presentare
        elementi di prova verificabili che attestino nel 2013 hanno coltivato prodotti agricoli o allevato bestiame. Ma è da verificare meglio.

  9. Gentile Leonardo,

    ho un quesito urgente da risolvere.
    In questi giorni mi appresto a prendere dei terreni ( già assegnatari di titoli PAC ),
    nella formula del COMODATO D’USO GRATUITO. La seguente formula mi permetterebbe di poter riscattare i titoli PAC, oppure ci potrebbe essere il rischio che questi titoli vadano perduti. Aggiungo due informazioni preziose:
    1) il contratto verrà registrato normalmente;
    2) non sono mai stato agricoltore diretto o imprenditore agricolo.

    Grazie

    Mario

    1. Caro Mario,
      bisogna capire bene, perché per poter trasferire i titoli occorre un contratto di affitto. Dal 2015 poi lei per poter avere dei titoli dovrà essere un agricoltore attivo quindi insediarsi come nuovo agricoltore e fare l’accesso alla riserva, altrimenti non ha diritto a titoli.

      Cordiali saluti

      1. buona sera Leonardo… quindi io che ho preso i titoli da mio padre con un contratto di comodato gratuito registrato nel 2013 all’ agenzia delle entrate ed in basa al quale proprio due giorni fa mi hanno fatto il pagamento… mi conviene gia dal 2014 sostituire il contratto di comodato gratuito con quello di fitto e registrarlo e se prendo altri terreni devo sempre fare i l contratto di fitto e non il comodato gratuito ???? autoreantonio@virgilio.it saluti e grazie1000.

      2. Allora, il comodato a titolo gratuito è valido come titolo di possesso dei terreni. Tuttavia non è valido per trasferire i titoli. In quel caso serve un contratto di affitto.

      3. ho capito quindi è opportuno e necessario che nell’ immediato provveda a registrare all’ agenzia delle entrate un contratto di fitto per mantenere questi benedetti titoli.

  10. mi perdoni… attualmente i titoli che ho preso da mio padre hanno un valore medio ognuno di circa € 700.00 e sono 8 titoli. io posseggo 8 ettari di terreno
    dal 2015 dovrei avere sempre cioè lo stesso numero di titoli perchè sara 8 ettari e quindi 8 titoli ma per il valore ???? potrà aumentare o più probabilmente potrà diminuire ???

    1. ho la possibilità di prendere in fitto circa altri 2 ettari ma senza titoli perche sono andati persi quindi mi conviene aumentare la superfice o no ?

  11. buon giorno… allora la mia situazione è la seguente… io mi trovo nel 2013 con un nunmero di titoli più alto rispetto ai terreni e per i quali l’ agea mi ha decurtato circa € 650.00 per il 2014 ho la possibilità di recuperare 2 ettari di terreno con 3 titoli…. la domanda è mi conviene di fare il contratto di fitto di questi 2 ettari di terreno seminativo cosi posso abbondantemente coprire la mia quota di terreno per i titoli ed avere un pagamento maggiore nel 2014 che è quello fondamentale per poi determinare il valore nuovo dei titoli dal 2015 ?????????

    resto in attesa e porgo distinti e cordiali saluti e vi ringrazio tantissimo per la disponibilità e la chiarezza vist oche i sindacati non ci capiscono niente…

  12. Gentilissimo Leonardo Laureti,mio malgrado sono venuto a conoscenza dei titoli PAC, a mio malgrado,solo ora.Spulciando su internet ho capito ben poco.Vedo che lei è ben preparato sull’argomento e volevo chiederle:Ad oggi, com’è possibile beneficiare dei sopracitati Titoli?Come si fa la richiesta e quali sarebbero i requisiti?Io so solo di possedere 15 ha di terreno,dove coltivo pomodori, grano oliveti.Lo so, la risposta è dispendiosa, ma te ne sarei grato se almeno potessi accendermi una lampadina.Cordiali saluti.

    1. Per accedere agli aiuti, occorre rivolgersi presso un CAA (centro di assistenza agricola) avere attivo il fascicolo aziendale e presentare entro il 15 maggio di ogni anno la relativa domanda unica (volgarmente detta PAC). Non avendo lei ancora beneficiato mai di aiuti, dovrà fare accesso alla riserva nazionale come “nuovo agricoltore”. Saluti

  13. Gentilissimo Leonardo,
    Nell’ articolo introduttivo Il Prof. Frascarelli scrive : –

    “”” La componente storica può essere calcolata in due modi : –

    1) Pagamenti ricevuti dall’agricoltore nel 2014……………….. ..
    2) . Valore dei titoli detenuti al 15-05-2014 ……………………………

    ” Nel secondo caso,……………………………,.i titoli presi in affitto non sono validi ai fini del calcolo della componente storica.”””

    Le chiedo quindi, nel secondo caso, quale sarà il destino dei titoli concessi in uso
    all’ affittuario?
    Andrano persi o ritorneranno al proprietario che li ha concessi in affitto che, qualora ne avesse i requisiti ( Agricoltore attivo e regolare domanda PAC per gli anni 2013-2014-2015 ) se li troverà conteggiati in aggiunta ad eventuali altri titoli in suo possesso ?
    La ringrazio per la cortese attenzione e Le porgo un cordiale saluto.

    1. Caro Eligio,
      nell’articolo credo che l’autore si riferiva all’art. 26 del Reg CE 1307/13 che recita “…Ai fini del presente paragrafo, un agricoltore è considerato detentore di diritti all’aiuto alla data di presentazione della sua domanda per il 2014 se gli sono stati assegnati o definitivamente trasferiti diritti all’aiuto entro tale data…”
      Quindi a mio avviso credo che sia i titoli assegnati per esempio dalla riserva nazionale che quelli in affitto sono validi ai fini del calcolo della componente storica. Pertanto non andranno persi, ma serviranno per il calcolo della componente storica. Saluti

  14. Salve, sono un coltivatore diretto ,ho circa 200 ha tra prati irrigui e pascoli. Possiedo un titolo da 1.070,00 euro e circa 100 uba di bovini. Quando e quanti titoli mi verranno assegnati e di quale valore? Ringrazio per la gentile risposta

    1. Caro Corrado, al momento Le posso solo dire che per il 2014 continuerà a riceve gli stessi aiuto, a partire dal 2015 (maggio) avrà una nuova assegnazione dei titoli (i titoli speciali della zootecnica non ci saranno più) in base alla superficie eleggibile in conduzione. Ogni ettaro vale un titoli (100 ettari=100 titoli). Il loro valore però al momento è impossibile quantificarlo in quanto è frutto di una elaborazione frutto di alcune scelte politiche le l’Italia deve prendere entro agosto. Saluti

      1. Allora sig. Laureti nel mio caso in cui ho 8 titoli ma solo 7 ettari, anzi precisamente 6. 88, mi conviene prendere almeno 1 ettaro ma forse meglio due perche altrimenti mi abbasserano di 1 titolo e quindi perderò di sicuro una quota di soldi…. giusto ?

      2. Non ha senso, poiché nel 2014 non cambierà nulla, mentre nel 2015 ti verranno assegnati i nuovi titoli in base agli ettari di superficie eleggibile in conduzione. Quindi avrà 6,88 titoli. Se prenderà un ettaro, avrà 7,88 titoli, ma con un valore unitario più basso in quanto si spalmerà su un ettaro in più. Saluti

      3. quindi non conviene prendere in fitto terreni senza i relativi titoli giusto ? invece conviene prendere in fitto i terreni ma con i relativi titoli in modo da aumentare il portafoglio tatale di titoli ed il portafolgio economico.

  15. ultima curiosità che non riesco a capire… se io nella mia situazione personale ho 8 titoli però ho 6.88 ettari. se decido di non prendere altri terreni in fitto il valore dei miei titoli dal 2015 dovrebbe aumentare perche il numero dei titoli scenderà a 6.88 fermo restando il valore economico ???? esempio se faccio 1000 diviso 8 mi risulta che il singolo titolo vale 125 euro invece dal 2015 se facio 1000 diviso 6.88 mi risulta che il singolo titolo varrà 145.35 euro . ma allora nono conviene aumentare solo la superfice senza i titoli ( della nuova superfice)
    assodato che è super conveniente trovare terreni in fitto con i titoli.

  16. cioè mi spiego meglio e Le chiedo scusa. SE IO NON PRENDO ALTRI TERRENI IN FITTO i relativi titoli dal 2015 mi verranno abbassati da 8 a 6.88 e fin qui ci siamo.
    ma mi verranno anche abbassati i soldi corrispondenti a 6.088 titoli e non più a 8 ????

  17. Gentilissimo Leonardo, potrebbe gentilmente spiegarmi a cosa andrò incontro, per quanto riguarda i titoli, avendo avuto accesso al finanziamento per l’insediamento di giovani agricoltori in Sardegna? Mi spiego: devo subentrare a mio padre entro il 15 maggio 2014 proprio per ricevere il su detto finanziamento, che titoli mi assegneranno per ettaro tenendo conto che mio padre ha solo un “insignificante” titolo per un olivetto e non possiede altri titoli storici? Come funziona per i terreni in affitto e cosa succede se l’anno prossimo dovessi aumentare la superficie coltivata? Grazie per la disponibilità.

    1. Caro Sergio, succede che nel 2015 i giovani agricoltori avranno un 25% in più del VALORE dei titoli rispetto a tutti gli altri, per una durata massima di 5 anni a partire dall’anno di insediamento in agricoltura (iscrizione camera di commercio). Il NUMERO di titoli che ti assegneranno saranno equivalenti agli ettari ammissibili in proprietà o affitto (per esempio 3 ettari di oliveto e 4 di seminativi sono 7 titoli).

      1. Grazie della risposta Leonardo. Avrei ancora un altro dubbio. Questi titoli rimarranno sempre gli stessi in base alla domanda del 2015 oppure varieranno di anno in anno in base al fascicolo del nuovo anno? Ti chiedo questo perchè le proprietà non sono tantissime e lavoro molto in affitto con contratti che rinnovo annualmente per effettuare una buona rotazione colturale. Per quest’anno 2014 ho accesso a qualche titolo? Grazie.

      2. Il valore dei titoli varierà di anno in anno per il discorso della “convergenza interna”, ma la fissazione per la partenza sarà fatta con la domanda unica 2015.

      3. buon pomeriggio… ci sono attulamnete contributi a favore della coltivazione degli uliveti ma intendo contributi al di fuori di quelli percepiti con i titoli ????

      4. Si, ci sono gli aiuti nei Programmi di sviluppo rurale relativi alle pratiche agroambientali (biologico, produzione integrata…) per la compensazione dei maggior costi che si sostengono nel seguire questi protocolli di coltivazione.

      5. ho capito ma la domnda per avere questi contributi extra sugli uliveti li può fare direttamtne il sindacato oppure bisogna affidarsi ad un tecnico esterno ???

  18. buongiorno,
    ho partita iva in regime di esonero aperta nel 2013, possiedo 11500 mq di proprietà al 100% acquistati a marzo 2013 con 2 titoli di € 1300 totale.
    Vorrei acquistare la quota di mia zia di un terreno seminativo di 3 ettari e mezzo senza titoli che attualmente è in comune e indiviso con mio padre e possiedo in proprietà in comune e indivisa con mia sorella e mio zio 10 ettari sui quali negli anni passati hanno richiesto i titoli degli agricoltori locali che li hanno condotti con un accordo verbale e ora chiedono di formalizzare un contratto di fitto.

    Vorrei avere un consiglio sui 10 ettari e sapere una stima degli aiuti che posso ricevere considerando che vorrei chiedere il biologico e se possibile far fare la domanda di titoli di riserva a qualche mio parente visto che io quest’anno non la posso fare.
    Grazie infinitamente per il tempo che vorrà dedicare al mio quesito.

    1. Caro Fabio, se non lo ha ancora fatto deve aprire presso un CAA (centro di assistenza agricolo) il fascicolo aziendale della sua azienda, con i contratti di proprietà e di affitto registrati presso l’agenzia delle Entrate. Al CAA sapranno configurare la sua azienda in base ai documenti in posseeso e verificare la fattibilità tecnico giuridica della sua idea. Le ricordo che per fare l’accesso alla riserva occorre essere un agricoltore e dal 2015 un agricoltore attivo. Ci sono diversi aspetti da analizzare, e le richieste di aiuti devono essere fatte del reale titolare/affittuario dei terreni che dovrà rispettare diversi impegni negli anni. saluti

  19. Gentile leonardo sto subentrando a mio padre che possiede 8titoli pace per un valore di circa 7000 euro per trasferirli e poterli riscuotere facendo la domanda unica di pagamento nel 2014 cosa serve oltre il comodato d uso registrato? Penso che nel 2015 posso partecipare all assegnazione dei titoli anche se sono subentrata nel 2014,a 35 anni?

    1. Cara Susanna,
      per poter fare il trasferimento dei titoli occorre possedere il fascicolo aziendale e dei terreni dove poterli “scaricare”…nel 2015 i titoli saranno resettati e ancora non si sa bene i metodi di determinazione dei beneficiari… di sicuro occorre aver presentato la domanda nel 2013 salvo deroghe. saluti

  20. salve leonardo, sono un bracciante agricolo di 33 anni, non ho mai presentato domande Pac ho 2.70 ettari di uliveto senza titoli e ho intenzione di comprare quest’anno un terreno seminativo di 6.2 ettari con 3.75 ettari di titoli storici iscrivendomi nei coltivatori diretti. Vorrei sapere se nel 2015 avro diritto ai nuovi titoli se compro adesso il terreno o mi conviene aspettare? Ti preciso che dal 2009 al 2011 avevo la partita iva, questo mi permette di fare domanda alla riserva nazionale? Sauti

    1. Cara Mariangela, si… i frutteti e i vigneti sono superfici eleggibili che nel 2015 saranno riconfermate, ma ovviamente il valore dei titoli verrà un pò rimodulato. Saluti

  21. ciao leonardo sono un agricoltore che percepisce circa euro 2000 di titoli pac .nel 2015 vorrei prendere in affitto un terreno senza titoli di circa 3ettari mi verra aumentato l’importo oppure no ti ringrazio ciao.

  22. salve,sono Angelo,volevo chiederle gentilmente, io rientro nei casi in cui ho 230 euro di titoli storici(2000-2003)ho fatto la domanda 2014 ;mi hanno tagliato fuori per sempre ho avendo 5 ha coltivati oggi nel 2015 mi assegneranno altre quote,oppure posso ancora integrare acquistando titoli da adesso a fine 2015?
    grazie

  23. Ho ereditato una campagna di circa 80 are da mio nonno. Prima di morire era titolare di integrazione olio; ora coda posso fare io per avere il titolo?
    Grazie.

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