Foraggere @agricolaLaureti

Le più comuni specie foraggere appartengono alle due grandi famiglie delle LEGUMINOSE e delle GRAMINACEE.
Le leguminose si distinguono per l’ottima produzione in areali fertili e per il loro foraggio di altissima qualità tale da divenire l’alimento principale in filiera zootecnico-casearia ad alto valore aggiunto.
Le graminacee sono mediamente molto più rustiche con ottima produttività anche in condizione non irrigua.
LA QUALITA’ DEI FORAGGI
La qualità è un fattore intrinseco della specie foraggera leguminosa o graminacea coltivata. Le condizioni pedo-climatiche,
la tecnica colturale rivestono poi un ruolo importante nella produzione di un buon foraggio. Le modalità di raccolta e il processo di conservazione risultano poi fondamentali per ottenere un foraggio di qualità.
L’appetibilità è influenzata dalla freschezza e dalla salubrità dell’alimento. L’ingeribilità e la successiva digeribilità sono legati alla componente fibrosa dell’alimento. Il parametro NDF indica la quantità di foraggio che l’animale potenzialmente potrebbe ingerire. I parametri ADF e ADL indicano la quantità potenzialmente digeribile.
L’energia di un alimento da considerare è quella realmente assorbita dall’animale durante il processo digestivo al netto delle perdite. Gli indici comunemente utilizzati che esprimono questo valore sono: UFL, UFC e TDN

Lascia un commento